8.1 Contesto generale
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1. Principali tendenze nella creatività e partecipazione culturale dei giovani
2. Concetti principali
Principali tendenze nella creatività e partecipazione culturale dei giovani
La partecipazione alle esperienze creative e culturali del territorio è monitorata a livello nazionale dall’Istituto Italiano di Statistica (ISTAT) che effettua annualmente sondaggi sulla partecipazione culturale della popolazione.
Secondo i dati raccolti nell’Annuario statistico italiano 2024, Capitolo 10 “Cultura e tempo libero”, i giovani mediamente sono tra i fruitori più numerosi e assidui del patrimonio museale, archeologico e artistico. Nel 2023, il 10,5% dei giovani tra i 18 e 24 anni è andato a vedere una mostra o un museo almeno sette volte nel corso dell’ultimo anno mentre circa il 13% ha visitato siti archeologici e monumenti. Nella classe di età 18-24 anni, le donne risultano più attive culturalmente. Infatti, il 52,9% delle donne è stata ad un museo o ad una mostra, contro il 38,9% degli uomini, e il 41,5% ha visitato siti archeologici rispetto al 32,3% degli uomini. Gli spettatori dei concerti, sia di musica classica che di altro tipo, sono stati prevalentemente giovani di età compresa tra i 18 e i 24 anni (rispettivamente il 15 e il 46%). Nello stesso anno, la percentuale di frequentatori di biblioteche e cinema è risultata particolarmente elevata tra i giovani di età compresa tra i 18 e i 24 anni.
Le Indagini Multiscopo sulle famiglie dell’ISTAT rilevano la prevalenza di pratiche legate al cinema, visite a musei e mostre, discoteche. I dati relativi al 2023 riflettono un incremento, rispetto al 2022, per tutti i valori percentuali dei dati presi in considerazione.
Tabella 1. Cultura, tempo libero, uso dei media. Partecipazione culturale: Spettacoli. Dati su 100 giovani tra i 15 e i 34 anni con le stesse caratteristiche. Anno 2023 (valori percentuali)
Tipo di dato | Teatro | Cinema | Musei, mostre | Concerti di musica classica, opera |
Altri concerti di musica |
Spettacoli sportivi |
Discoteche, balere |
Siti archeologici e monumenti |
15-17 anni | 32,1 | 71,7 | 48,9 | 12,2 | 31,6 | 42,3 | 47,3 | 38,8 |
18-19 anni | 25,8 | 74,3 | 49,5 | 12,9 | 45,0 | 38,5 | 63,1 | 35,9 |
20-24 anni | 19,3 | 71,7 | 44,3 | 15,8 | 46,4 | 38,4 | 59,9 | 37,2 |
25-34 anni | 19,4 | 57,8 | 39,8 | 13,8 | 36,3 | 32,3 | 38,6 | 35,4 |
Fonte ISTAT: Indagine campionaria "Multiscopo sulle famiglie: aspetti della vita quotidiana", anno 2023
Secondo l’art. 9 della Costituzione italiana “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali”.
In attuazione dell'art. 9 della Costituzione, il Codice dei beni culturali e del paesaggio (Decreto legislativo 42/2004) all’art. 2 stabilisce che: “Il patrimonio culturale è costituito dai beni culturali e dai beni paesaggistici (…). I beni del patrimonio culturale di appartenenza pubblica sono destinati alla fruizione della collettività, compatibilmente con le esigenze di uso istituzionale e sempre che non vi ostino ragioni di tutela”.
Secondo l’art. 6 del medesimo Codice, la valorizzazione del patrimonio culturale consiste “nell'esercizio delle funzioni e nella disciplina delle attività dirette a promuovere la conoscenza del patrimonio culturale e ad assicurare le migliori condizioni di utilizzazione e fruizione pubblica del patrimonio stesso, (anche da parte delle persone diversamente abili), al fine di promuovere lo sviluppo della cultura (…)”.
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